Presentazione

Martedì, 13 Gennaio 2015
Martedì, 13 Gennaio 2015
Il presente documento, giunto alla quinta edizione, e pubblicato nel marzo 2013 in Rel. 5.0, è stato in parte revisionato passando in Rel.5.1. 
 
Le revisioni effettuate riguardano:
•  indici di solidità di alcune tabelle
•  inserimento di alcune classi tintoriali
•  nuove note a supporto dell’interpretazione dei dati presenti nelle tabelle
•  miglioramento editoriale in alcune parti
• precisazioni relative al fatto che gli indici di solidità indicati nelle varie tabelle rappresentano il valore più basso tra l’indice di degrado e l’indice di stingimento
 
 
Le modiche sono conseguenti a segnalazioni dei tecnici utilizzatori del documento valutate e condivise dal Gruppo Tecnico di Lavoro incaricato della validazione dei testi finali e da SMI. La nuova edizione mantiene ovviamente i criteri di impostazione della precedente che rispetto alle edizioni del passato è stata in parte aggiornata e in parte radicalmente revisionata nei contenuti allo scopo di renderla più aderente alla realtà produttiva attuale. Si conferma quindi una elevata analiticità nei dati relativi alla solidità delle tinte, per la quale sono riportati i valori minimi che possono essere ottenuti con l’uso delle attuali tecnologie; nel caso in cui la norma di prova utilizzata per la valutazione della solidità preveda di prendere in considerazione sia il degrado del colore che lo stingimento sui tessuti testimoni il valore indicato nelle tabelle è il più basso tra i due. Sono state prese in considerazione solo le solidità significative in relazione alla destinazione d’uso e ai simboli di manutenzione. Come nelle precedenti edizioni, le stabilità dimensionali non sono quantificate numericamente poiché i valori dipendono in modo sostanziale dalla tipologia dei filati utilizzati, dalla struttura del tessuto e dagli altri parametri di fabbricazione. Sono tuttavia indicate con caselle grigie le stabilità che è opportuno verificare mediante prove in relazione alla destinazione d’uso e ai simboli di manutenzione previsti.
 
 
Sono peraltro specificati in premessa i valori indicativi di stabilità correntemente raggiungibili. Il presente volume è strutturato in tre parti:
 
 
1. La prima parte espone i principi per la determinazione delle solidità delle tinte, delle variazioni dimensionali e delle prove fisico-meccaniche secondo le norme ufficiali, riportando una breve sintesi delle norme e gli elementi di rinvio alle norme stesse.
Viene ampliata la sezione relativa alle differenze di colore, mentre per le prove inerenti le caratteristiche eco-tossicologiche è stato inserito solo un breve paragrafo, poiché una trattazione analitica di questi aspetti richiederebbe un documento dedicato.
 
 
2. La seconda parte riporta le consueta griglie entro le quali sono indicati gli indici di solidità e le proprietà significative: simboli di manutenzione, solidità delle tinte, variazioni dimensionali. Non sono invece tabulate le proprietà fisico-meccaniche poiché, come detto, i valori dipendono dalla tipologia/struttura e composizione dell’articolo. Le proprietà fisico-meccaniche richieste, a fronte di quelle ottenibili, dovranno quindi essere definite nelle specifiche schede tecniche dell’articolo o nei capitolati di fornitura.
 
 
Ogni tabella riporta:
•la destinazione d’uso del prodotto cui la tabella si riferisce (l’indice generale delle destinazioni d’uso previste è riportato nell’indice della parte seconda costituita dall’insieme delle tabelle)
•in ordinata, le diverse fibre e relative miste
•in ascissa:
 
 
a. il tipo di lavorazione
N = tinto tops
F = tinto filo
P = tinto pezza
Tc = tinto in capo
A = stampato applicazione
C = stampato corrosione
 
 
b. i coloranti impiegati
A = acidi e premetallizzati
C = cationici
D = dispersi
P = pigmento
R = reattivi
S = sostantivi (diretti)
T = al tino (Indanthren) 
Z = allo zolfo
 
c. i simboli di manutenzione consigliati
 
 
d.  indici di solidità delle tinte selezionati in funzione dei simboli di manutenzione indicati
 
 
e.  le variazioni dimensionali di cui è opportuno il controllo, l’indicazione è costituita dal fondo grigio delle righe e colonne di riferimento
 
 
Per quanto riguarda la stampa ink-jet, modificata sia per quanto riguarda gli indici di solidità che per fibre e tecnologie indicate, permane la mancata disponibilità di una casistica dettagliata e tale da consentirne l’inserimento nello schema generale.
Viene pertanto riportato un singolo schema che esprime lo stato attuale; tale schema verrà aggiornato in funzione delle evoluzioni tecnologiche.
 
 
3. Infine la terza parte (appendice) riporta le metodiche di prova semplificate che possono essere utili per controlli nel corso del processo o per valutazioni indicative.
I metodi, pur riferendosi alle normative internazionali, si discostano da esse per una semplificazione utile per uso di routine e tale da consentire una valutazione indicativa delle proprietà ottenute durante le varie lavorazioni.
Per dichiarazioni verso terzi ci si deve ovviamente riferire a valori ottenuti utilizzando i metodi di prova previsti dalla normativa ufficiale.

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