“Gli aspetti qualitativi e prestazionali della propria produzione, insieme alla creatività e all’innovazione, sono realmente le leve competitive che possono permettere al settore tessile italiano di vincere le sfide che la globalizzazione dei mercati impone. Uno degli strumenti “storici” per la valutazione qualitativa delle lavorazioni di nobilitazione è lo Standard Qualità, che l’Associazione Nobilitazione Tessile aveva promosso e iniziato a realizzare a partire dagli anni settanta. Da allora esso si è affermato nel tempo come strumento di riferimento per l’intera filiera Tessile-Abbigliamento”.
Con queste parole il collega Dario Garnero, in veste di Consigliere incaricato per l’Area Tecnologia e Ambiente dell’allora Associazione Tessile Italiana, presentava dieci anni fa la quarta edizione dello Standard Qualità.
Sono parole che mi sento di ribadire, ora più che mai, in qualità di Presidente di Sistema Moda Italia, la Federazione aderente a Confindustria in cui sono confluite tutte le principali associazioni nazionali del Tessile e Abbigliamento che oggi rappresenta, quindi, l’intera filiera produttiva italiana, a servizio della Moda, come di altre destinazioni d’uso, quali la biancheria della Casa o il public procurment.
Perché i cambiamenti intervenuti nel commercio mondiale, nonché gli effetti della più grave crisi dal dopoguerra, ci stanno riportando a considerare l’importanza della produzione e dei relativi standard, per poter differenziare anche in chiave di sostenibilità i nostri prodotti e posizionarli su segmenti di mercato ad alto valore aggiunto, in tutto il mondo.
La presente edizione dello Standard Qualità è in grado di aiutare tutte le imprese lungo la filiera a dialogare tra loro e a collaborare, nell’ambito di un sistema di riferimenti aggiornato e coerente, sia con l’evoluzione della tecnologia, sia con le reali possibilità operative, dando per scontato il rispetto della legislazione vigente, nazionale ed europea, in campo eco-tossicologico.
Poiché lo Standard Qualità SMI sarà tanto più efficace, quanto più conosciuto e utilizzato come referenza in termini di ‘buona tecnica’, abbiamo scelto di renderlo liberamente consultabile sul sito dell’Associazione (www.sistemamodaitalia.it), nonché scaricabile (in formato .pdf), a vantaggio di tutti gli operatori interessati a sapere “che cosa sia e come si articoli la qualità”. La completa libertà di accesso consentirà a tutte le imprese tessili e dell’abbigliamento, anche non socie di SMI, di inserire nei loro contratti o nelle schede di prodotto i parametri tecnici di riferimento dello Standard Qualità SMI, semplicemente indicandone il link per
la consultazione.
Per la precisione, con questa quinta edizione lo Standard Qualità SMI migra definitivamente sul web. La manutenzione periodica verrà, così, assicurata direttamente sulla versione digitale, in modo da garantire un aggiornamento il più possibile frequente e tempestivo, tramite la rete.
Desidero ringraziare tutti coloro - colleghi imprenditori, consulenti tecnici e personale associativo - che hanno contribuito alla realizzazione di questa nuova edizione, che aggiorna e mantiene viva l’intuizione del sistema associativo di più di tre decenni fa: per il tessile e abbigliamento italiano l’unica strada percorribile è quella di rimanere la più grande piattaforma produttiva integrata ma sostenibile. Una piattaforma di alto livello perché parla al suo interno e ai suoi clienti, in tutto il mondo, un solo linguaggio: quello della qualità.
Michele Tronconi
Presidente SMI